La nuova etichetta energetica - S.t.el. informazioni

L’etichetta energetica da oltre 25 anni aiuta i consumatori nella ricerca di prodotti ad alta efficienza energetica. L’unione  Europea, in base alle esigenze degli utenti, l’ha ottimizzata introducendo gradualmente  la nuova Etichetta Energetica a partire dal 1 Marzo 2021.
Ciò si è reso necessario per la proliferazione di apparecchiature con prestazioni energetiche in grado di superare la scala di efficienza energetica preesistente, richiedendo il ricorso a classi estese come, a titolo di esempio, A+++ – 30%. 
Nella nuova etichetta energetica si torna alla classificazione da A a G eliminando quindi i “+” così da rendere più immediata la comprensione. È importante capire, però, che l’elettrodomestico è lo stesso e anche i consumi e la sua efficienza sono i medesimi.
A cambiare è solo la classificazione, che diventa più severa a favore di una maggiore chiarezza e confrontabilità tra prodotti.
Per capire a colpo d’occhio se ci troviamo di fronte a una nuova etichetta energetica, basta vedere se in alto a destra è presente un QR Code (non c’era sulla vecchia etichetta): questo permette di accedere a informazioni aggiuntive sul prodotto presenti nel database di efficienza energetica di tutti i prodotti in commercio.

stel

La nuova etichetta si differenzia dalla vecchia perchè:

  • Non conterrà le classi “A+”, “A++” e “A+++”, che confondevano il consumatore in fase di acquisto.
  • Avrà una scala da A a G che indicherà la classe di efficienza energetica del prodotto.
  • Presenterà il consumo di energia assoluto in kWh, indicato per anno o per qualsiasi periodo di tempo pertinente.
  • Conterrà il QR Code (Quick Response Code), un codice a barre da scansionare con il proprio smartphone per accedere velocemente alla banca dati dove sono registrati tutti i prodotti con la nuova etichettatura. Il cliente può così confrontare i consumi dei diversi elettrodomestici.
  • Avrà l’icona “smart”, per distinguere gli elettrodomestici intelligenti, che entrano in funzione quando il costo dell’energia è più basso.

Non serve confrontare tra loro un’etichetta vecchia con una nuova perché le classi sono notevolmente cambiate e anche i valori di consumo seguono diverse logiche.

Corrispondenza tra vecchie nuove classi energetiche
Le nuove classi energetiche non hanno più le diciture: A+, A++ e A+++ ma solo lettere dalla  A alla G. Ma questo cambiamento porta ad un iniziale declassamento dei prodotti in commercio: se infatti prima un elettrodomestico era in classe A+ ora lo si trova in classe C per esempio, pur avendo le stesse caratteristiche tecniche. Questo perché la nuova scala energetica si può dire che ha alzato l’asticella, aumentando i valori di risparmio. Non c’è quindi una netta conversione tra la vecchia e la nuova scala

Si può comunque indicare approssimativamente il passaggio dalle A+, A++, A+++ ad A, B e C nella nuova classificazione. La lettera A indica quindi le apparecchiature che consumano meno e man mano che si scende la scala aumentano i consumi energetici. La classe energetica G risulta perciò la peggiore, tuttavia, non è raro trovare in questa classe alcuni elettrodomestici che, secondo la vecchia classificazione, si trovavano a livelli molto più elevati.
La classe F è una delle più comuni. Comprende infatti moltissimi elettrodomestici di vario tipo perché richiede standard di consumi buoni, ma non eccellenti. Anche la classe E è molto presente sul mercato e in questa fascia rientrano, infatti, molti grandi apparecchiature che prima si trovavano nelle classi A+ e A++, solo con qualche variazione riguardo i livelli di consumi energetici.
La classe D, invece, rappresenta vari elettrodomestici che prima vantavano una classe energetica massima. Si tratta di prodotti che quindi prima erano considerati molto vantaggiosi in termini di consumo ma ora, che si è alzata l’asticella, lo sono meno. 
Le classi più alte (A, B e C) del nuovo sistema di etichettatura energetica non sono molto presenti sul mercato, almeno per il momento. Si tratta, infatti, soprattutto per la prima classe di elettrodomestici green e a bassissimo consumo. Non è quindi facile per le aziende arrivare a questo livello. Si può parlare di un work in progress, soprattutto per le lavatrici e le lavastoviglie, che sono tra i prodotti più diffusi ma che fino a poco tempo fa consumavano molto. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo il consumo di energia, favorendo comunque buone prestazioni dell’elettrodomestico. Una sfida per le aziende, che lavorano da anni per raggiungere questo scopo. Bisogna anche aggiungere che più il dispositivo elettronico ha una classe energetica alta più ha un costo elevato, per questa ragione molti clienti tendono al compromesso. È per questa ragione, infatti, che al momento sul mercato i prodotti della classe E sono tra i più gettonati.

L’Unione Europea è consapevole che sia necessario del tempo affinché i clienti possano abituarsi alla nuova nomenclatura e possano comprendere le varie informazioni utili che le nuove etichette offrono. Ma assicura che la conversione delle classi energetiche sia stata effettuata proprio per venire incontro al consumatore e per incentivare le aziende a produrre elettrodomestici più economici in termini di consumi.

IL QR code

Un’altra novità di rilievo è la presenza del QR Code che compare sull’etichetta in alto a destra. Il QR Code permetterà ai consumatori, tramite la scansione del codice con lo smartphone, di accedere ad informazioni aggiuntive ufficiali inserite dai produttori nella banca dati  EPREL EU, gestita dall’Uniore Europea.
Eprel è un database di registrazione in cui i produttori e gli importatori devono registrare tutti i prodotti per cui è obbligatoria la nuova etichetta energetica, compresa tutta la documentazione tecnica dettagliata, che potrà essere visualizzata e scaricata direttamente da internet.